Budrio ha eletto San Lorenzo come santo patrono, che si celebra ogni anno il 10 agosto, anniversario del suo martirio avvenuto durante le persecuzioni dell’imperatore Valeriano (nel 258 d. C.). Lorenzo, che era uno dei sette diaconi di Roma, venne ucciso quattro giorni dopo la decapitazione di papa Sisto II.
A San Lorenzo la comunità ha intitolato una chiesa, che, dopo quella della Pieve, è la più antica di Budrio. Anche se non è nota la data in cui fu edificata, sappiamo che nel 1185 compare in un documento notarile pubblicato nelle Memorie Storiche di Domenico Golinelli, e che fu eretta a spese della Comunità perché quella della Pieve era troppo lontana dal centro del paese.
La chiesa contiene “Il martirio di S. Lorenzo”, la pala d’altare dipinta da Gaetano Gandolfi alla fine del ‘700.
La festa di San Lorenzo è un momento di grande rilevanza per la comunità di Budrio. Budrio celebra la festa in onore del santo, con processioni, liturgie religiose e con una tradizionale cena organizzata dalla Pro Loco nel chiostro della Chiesa di San Lorenzo.
In questo modo, la figura di San Lorenzo diventa un legame spirituale e culturale tra Budrio e la storia millenaria del cristianesimo. La sua presenza costante nell’identità di Budrio riflette la profonda connessione tra il passato e il presente della comunità, che continua a custodire e diffondere i valori di fede e servizio incarnati dal santo diacono.
Qual è il legame tra San Lorenzo e le stelle cadenti?
La scienza getta luce sulla notte di San Lorenzo grazie allo spettacolo delle Perseidi, una miscela di particelle di polveri e ghiaccio abbandonate dalla cometa Swift-Tuttle durante il suo consueto passaggio annuale vicino al Sole. Questo fenomeno non si limita a una singola notte, bensì si manifesta già verso la fine di luglio, con il culmine di attività intorno al 12 e 13 agosto. In questi giorni, se si ha la fortuna dalla propria parte, è possibile osservare fino a cento stelle cadenti in un’ora.
Per i credenti cattolici, la pioggia di stelle cadenti che si verifica in questo periodo assume un significato simbolico, rappresentando le lacrime versate durante il martirio. Da questa prospettiva religiosa sorge l’usanza di esprimere un desiderio ogni volta che una stella cadente attraversa il cielo, nella speranza che la richiesta venga esaudita attraverso l’intercessione del santo.
Secondo questa credenza, nella serata del 10 agosto, dopo la cena, la consuetudine radicata a Budrio prescrive di recarsi lungo le sponde dell’Idice per osservare le stelle cadenti. Purtroppo, quest’anno, a causa dell’alluvione recente, l’Amministrazione comunale ha deciso di cancellare tale tradizione per motivi di sicurezza.