Anticipando la riapertura, da lunedì 18 maggio, di bar, ristoranti e pub e assimilabili, la Società italiana di igiene (Siti) propone il ‘Decalogo degli igienisti’, ovvero dieci indicazioni igienico-sanitarie e preventive per la gestione della Fase 2 post-Covid-19.
Si tratta di semplici indicazioni, non sostitutive delle norme statali e regionali che il Comitato tecnico scientifico sta chiudendo in queste ore e che dovrebbero essere comunicate tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio. Indicazioni di buon senso utili a minimizzare il rischio di contagio in ambienti potenzialmente promiscui e a far trovare gli esercenti pronti nel momento della riapertura.
Le indicazioni della Siti non sostituiscono le norme statali e regionali e hanno l’obiettivo di scegliere le migliori strategie di gestione della fase 2 post-Covid-19, cercando di minimizzare il rischio di contagio.
Ecco il Decalogo della SItI:
1) Obbligo per il personale di servizio di indossare una mascherina chirurgica e guanti monouso da sostituire dopo ogni servizio, quando si sporcano, dopo l’uso del telefono e dei servizi igienici. I guanti indossati nel corso del medesimo servizio devono essere periodicamente disinfettati con gel. Occorre, inoltre, misurare la temperatura al personale all’inizio del turno di lavoro non consentendo l’ingresso in presenza di febbre > 37,5 °C.
2) Mantenere la distanza di sicurezza (almeno un metro) tra i clienti in fila per entrare.
3) Affiggere all’ingresso la indicazione del numero massimo di persone che può contenere il locale e le regole di comportamento che tutti saranno tenuti a rispettare quali il divieto di entrare in caso di sintomi simil influenzali (tosse, febbre > 37,5 °C), l’obbligo di indossare la mascherina, tranne che per il tempo strettamente necessario per le consumazioni e di lavare le mani.
4) Marcare il pavimento interno con strisce adesive per facilitare il rispetto del distanziamento fisico, in particolare nelle aree più affollate, come banconi di servizio e casse. Le aree di cassa devono essere separate con un dispositivo di protezione. Utilizzare segnaletiche per distinguere i percorsi per la fila alla cassa o al bagno e prevedere, se possibile, corsie differenziate per l’entrata e l’uscita dei clienti.
5) Rendere disponibile all’ingresso gel disinfettante e dotare i servizi igienici di sapone liquido e salviette a perdere. Gli asciugamani a getto d’aria non sono consigliati.
6) Disporre i tavoli al fine di garantire il distanziamento fisico tra le persone di almeno due metri in tutte le direzioni. Tra schiena e schiena dei clienti deve essere garantito almeno un metro. I membri della stessa famiglia che vivono insieme sono esenti da questa regola. La distanza può essere minore se tra le persone vengono installati dispositivi di separazione adeguati per prevenire il contagio tramite le goccioline veicolo dell’infezione.
7) Favorire il ricambio d’aria nei locali tenendo aperte il più possibile porte e finestre. Non è indicato utilizzare impianti di condizionamento o raffrescamento. Qualora ciò non sia possibile per impedimenti di tipo strutturale (es. locali storici interrati), applicare filtri in grado di trattenere le particelle virali di cui andrà garantita la regolare manutenzione.
8) Perseguire la possibilità di aver un maggior numero di posti a sedere all’esterno.
9) Sanificare superfici, suppellettili e servizi igienici al termine di ogni servizio (colazione, pranzo, aperitivo, cena).
10) Individuare una zona per lo scarico merci per i fornitori, attrezzata con gel per le mani. I fornitori devono indossare mascherina chirurgica e guanti. Gli addetti alle consegne a domicilio dovranno indossare mascherina chirurgica, guanti, gel disinfettanti e mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.