Primavera… voglia di crescentine

È primavera…  per il vero bolognese la stagione perfetta per preparare una buona crescentina fritta…accompagnata da abbondanti salumi e formaggi molli.

A onor del vero,  il vero bolognese le crescentine le cucina tutto l’anno. Ma nelle nostre campagne, con l’arrivo della primavera scattava l’invito  ad amici e parenti a mangiare le crescentine all’aperto. Con una bombola di gas, un paiolo con dello strutto e un impasto di crescentine lievitato, il gioco era fatto.

Dovete assolutamente provarle anche voi. Anche se non potrete invitare amici e parenti, fatelo per la vostra famiglia… Ovviamente più ne farete e meglio sarà,  perchè se vi dovessero avanzare le potrete comunque mangiare a colazione “tocciate” nel latte. Trattandosi di una ricetta tipica delle campagne emiliane, la regola è infatti che “non si butta via niente”.

La tradizione bolognese vuole che le crescentine si friggano nello strutto. Questa frittura, se ben fatta, non è pesante; al contrario, le crescenti e saranno anche meno unte rispetto al classico olio. Sempre per la tradizione, come strumento per la frittura si consiglia una padella di rame stagnata dal diametro di 40-45 cm dotata di due manici. In alternativa, andrà bene anche una comune padella in alluminio, purché ampia con bordi alti.

Ecco la ricetta

Ingredienti

  • 500 gfarina 0
  • 50 gstrutto
  • 12 glievito di birra fresco
  • 15 g sale
  • q.b.latte (intero)

Per friggere

  • 500 g strutto o ½ l di olio di semi

Versate la farina setacciata su una spianatoia di legno, quindi fate la fontana al centro e unite lo strutto e il sale. Iniziate a impastare il tutto con la punta delle dita, quindi versate del latte in un pentolino e lasciatelo intiepidire.

Non appena il latte sarà tiepido, unite il lievito di birra e mescolate per farlo sciogliere bene. Non appena il lievito sarà ben sciolto, unitelo al centro della farina e continuate a impastare fino a ottenere un panetto morbido, liscio, sodo e omogeneo.

Se l’impasto non risulta ben compatto, unite dell’altro latte. Se, al contrario, dovesse essere troppo molle, unite altra farina.

Lasciate riposare l’impasto ottenuto per circa 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo, riprendete l’impasto e stendetelo in una sfoglia sottile circa mezzo centimetro.

Dalla sfoglia ricavate delle losanghe. In un tegame fate sciogliere lo strutto e, non appena sarà ben caldo, tuffatevi dentro 2-3 crescentine per volta e friggetele fino a che non saranno ben gonfie e dorate.

Prelevatele servendovi di una schiumarola e ponetele su un vassoio rivestito di carta assorbente in modo da eliminare lo strutto in eccesso. Servite le crescentine bolognesi in tavola accompagnandole da salumi, formaggi o dal classico pesto di lardo e aromi.

Nota sulla lingua. A Bologna vengono chiamate crescentine ma se vi spostate a Modena, Piacenza, Reggio Emilia o Ravenna, le sentirete chiamare gnocco fritto, pizza fritta, torta fritta, pinzino

 

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