Ospedale di Budrio, quale futuro

L’assemblea-presidio organizzata mercoledì 5 luglio dai sindacati CGIL, CISL e UIL nel giardino antistante l’ospedale di Budrio ha dato inizio a un importante dibattito sul presente e sul futuro dell’ospedale. L’incontro, intitolato “Quale futuro per l’Ospedale di Budrio“, ha coinvolto principalmente il personale ospedaliero, insieme ai rappresentanti sindacali e cittadini.
Durante l’assemblea, i sindacati hanno presentato la preoccupante situazione attuale. Recentemente, sono stati tagliati sei posti letto su un totale di 32 e tre unità del personale infermieristico. La situazione ha creato la necessità di ricorrere a turni straordinari per il personale, con un impatto negativo sulla qualità dei servizi offerti ai pazienti dell’ospedale, residenti a Budrio e in tutta la Città Metropolitana.

MARCO PASQUINI. Il segretario della CGIL di Bologna, ha denunciato una diminuzione strutturale degli investimenti nel sistema sanitario nazionale con effetti che si riflettono anche nella sanità bolognese.

“È evidente a tutti che il sistema sanitario è in crisi, non ultimo il problema dei salari – ha dichiarato. Negli ultimi concorsi per infermieri si è registrata una partecipazione del 50% in meno rispetto ai posti disponibili, mentre i medici scelgono l’attività libero-professionale e rientrano nel sistema sanitario pubblico come professionisti autonomi. Questo segnale testimonia che nel sistema pubblico  le professioni mediche, infermieristiche e di OSS non offrono più condizioni di lavoro e stipendi accettabili”.

In risposta a questa preoccupante situazione, durante l’assemblea si è verificata l’inattesa presenza del direttore generale dell’AUSL di Bologna, Paolo Bordon, e dell’Assessore alla Sanità, Raffaele Donini. Entrambi sono intervenuti per rassicurare il pubblico sull’importanza dell’ospedale di Budrio per il sistema sanitario metropolitano garantendo che non sono previsti tagli strutturali.

PAOLO BORDON. Il direttore generale Bordon ha evidenziato l’importanza dell’ospedale di Budrio come punto di riferimento per le attività di prossimità e di medicina interna. Ha sottolineato i punti di forza della struttura, attribuendo  i tagli che si sono verificati nel reparto di medicina per acuti a una situazione temporanea dovuta a malattie e infortuni del personale e rassicurando che i 32 posti letto saranno ripristinati. Bordon ha inoltre  evidenziato che la chirurgia di media e bassa complessità del nostro ospedale risulta strategica nel supporto alle lunghe liste d’attesa degli ospedali di Bologna. Per quanto riguarda Budrio, l’obiettivo è addirittura quello di migliorare le prestazioni della degenza a lungo termine e della medicina interna, utilizzando l’ospedale come piattaforma d’eccellenza per interventi chirurgici in Day Surgery.

RAFFAELE DONINI. L’assessore Donini ha inoltre annunciato  una grande riforma per dare ossigeno ai pronto soccorso e ai medici di base riferendosi all’accordo recentemente firmato con Daniele Morini, segretario generale regionale della FIMMG (Federazione dei Medici di Medicina Generale), per la creazione dei Centri di Assistenza Medica per le Urgenze (CAU). Considerando che il 70% degli accessi ai pronto soccorso riguarda situazioni non gravi che richiedono cure non a rischio di vita, è necessario consentire ai medici di famiglia e ai servizi di guardia medica di occuparsi dei pazienti in condizioni di urgenza, ma non di emergenza, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Alla fine dell’assemblea, l’assessore ha assicurato che entro la fine di luglio convocherà le rappresentanze sindacali per avviare discussioni sulla reintegrazione del personale ospedaliero e sulle questioni contrattuali, anche in vista dell’autonomia differenziata, un tema già all’ordine del giorno a livello nazionale, che porterà a sistemi sanitari differenziati, regione per regione.

DEBORA BADIALI. È intervenuta anche la sindaca di Budrio, che ha sottolineato l’importanza del dialogo tra i sindacati, le istituzioni regionali, i dipendenti e i cittadini come presupposto per individuare il percorso migliore per affrontare le sfide future nel settore sanitario all’ospedale di Budrio, sia a livello locale che metropolitano.

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