“E d’improvviso venivo dal vento rapito e incominciavo a volare nel cielo infinito…”
Così recita la canzone italiana più famosa e reinterpretata della storia. Vincitrice del festival di Sanremo del 1958, “Nel blu, dipinto di blu”, conosciuta anche come “Volare”, interpretata e scritta da Domenico Modugno, insieme a Franco Migliacci.
Nel blu, dipinto di blu… è anche il titolo della serata di intrattenimento di giovedì 31 agosto. Con sottotitolo Stelle, Stelline e Meteore dal Festival di Sanremo… A partire dalle ore 21.00, a Maddalena di Cazzano, presso la sede del Circolo Mulini a Vento (vecchia scuola elementare) in via San Donato 11, Alberto Andreoli Barbi e Marilisa Sutica Mainardi vi condurranno in un viaggio lungo oltre settant’anni della canzone italiana. Da un’idea di Monica Pedretti, il viaggio è tra grandi autori, scandali, sussurri e canzoni spesso di dubbio gusto… ma che hanno segnato la musica e la storia del costume italiano.
A proposito di “Nel blu, dipinto di blu”
Lo sapevate? Nella straordinaria interpretazione di Modugno giocò un ruolo fondamentale il movimento ampio delle braccia che il cantante a fece sul palco del Teatro Ariston mentre intonava il ritornello, a sottolineare il gesto del volo. Un movimento così rivoluzionario rispetto all’immobilità dei cantanti di quegli anni, che è stato immortalato in una statua di bronzo di tre metri a Polignano a Mare dallo scultore argentino Hermann Mejer.