Marzo è il mese del passaggio: dallo stato di riposo invernale, ad uno stato più energico in cui tutta la natura è in fermento.
Il suo nome discende da Marte, irascibile, ma anche energico dio della guerra. La festa di San Giuseppe, il 19 Marzo, ricalca la tradizione latina dei riti di purificazione agraria e i Baccanali, le feste della fertilità. Solo in epoca più tarda San Giuseppe si trasforma nella festa del papà.
Alcuni di noi arrivano a questo periodo già debilitati dalla stanchezza invernale e altri fanno fatica a vivere bene l’esplosione della primavera, a risentirne è tutto l’organismo e a volte, in particolare l’intestino, il nostro “secondo cervello”.
Marzo è quindi il momento giusto per prendercene cura, si possono utilizzare piante e oli calmanti che agiscano su un duplice fronte: da una parte, le erbe (in particolare la malva) che puliscano l’intestino e regolarizzino la peristalsi, dall’altra le essenze (come l’anice) che riducano le fermentazioni.
A fine pasto, per un mese, consumate un infuso di fiori e foglie di malva essiccata e un cucchiaino di semi di anice, lasciate in infusione 10 minuti, filtrate e bevete, se riuscite senza dolcificare.
Attenzione però, chiedete sempre prima il parere al vostro medico di famiglia o al vostro farmacista.