Spesso ci lasciamo ingannare dal colore marroncino dei granelli dello zucchero di canna preferendolo allo zucchero bianco credendo sia meno calorico e più salutare.
In realtà occorrerebbe diversificare lo zucchero di canna grezzo dal vero zucchero integrale.
Il primo è derivato dalla canna da zucchero (Saccharum officinarum L.) e non differisce di molto dallo zucchero bianco. Entrambi derivano dal processo di raffinazione della canna da zucchero da cui, in seguito a diversi passaggi, si ottengono lo zucchero grezzo e la melassa liquida che può essere riutilizzata per conferire allo zucchero un sapore più intenso.
Se ulteriormente raffinato si ottiene lo zucchero bianco che si può ottenere sia dalla canna da zucchero che dalla barbabietola. Dal punto di vista nutrizionale sono molto simili, contengono entrambi circa 101 gr di carboidrati (saccarosio) per 100 gr di zucchero.
Il secondo invece, lo zucchero integrale, non subisce il processo di raffinazione e in questo caso la melassa viene sottoposta ad essicamento. Non essendo raffinato né sbiancato, lo zucchero integrale risulta essere quello più ricco in nutrienti (sali minerali e vitamine A, C e B) e più scarso di carboidrati, solo 98 gr su 100 gr di zucchero.
Per distinguerli occorrerebbe osservare bene le dimensioni dei granuli: se simili come grandezza e colore allora è probabile che si tratti di zucchero di canna grezzo. Se invece risultano diversi tra loro come dimensione e colore e si scioglie più lentamente allora probabile che si tratti di zucchero integrale puro.
Attenzione: a volte lo zucchero di canna grezzo è reso più invitate dall’aggiunta di un colorante sintetico, il caramello ammoniacale E150, usato per nascondere una maggiore raffinazione. Il consiglio perciò è di abituarci a leggere sempre bene le etichette dei prodotti prima di acquistarli e di controllare bene senza farci ingannare dalle apparenze.