Le raviole di San Giuseppe
Le raviole di San Giuseppe le mangiamo ormai ormai tutto l’anno. La tradizione però li considera i biscotti tipici da fare per San Giuseppe, che si celebra il 19 marzo e coincide con la festa del papà. Annunciano l’arrivo della primavera e noi vi proponiamo la ricetta della signora Albertina Pondrelli, budriese nata all’inizio del ‘900.
Le ricette della Signora Albertina sono raccolte in un libro edito dal Comune di Budrio nel 2005 e curate dal figlio Rino Zacchiroli (da: I dûlz dla sgåura Albertina Ed. 2005-Comune di Budrio).
Albertina nelle importanti ricorrenze veniva chiamata come cuoca nelle case delle nostre campagne, come usava un tempo: matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e feste, dove famose erano diventate le sue torte nuziali a 4 o 5 piani.
Questo classico dolcetto casalingo è molto diffuso dalle nostre parti. Un tempo le raviole si facevano in casa per smaltire le marmellate di produzione famigliare. Oggi invece sono prodotte dai forni locali e anche a livello industriale. Si racconta che nella vicina località di Fiesso di Castenaso il 19 marzo, festa del patrono, le raviole venissero appese a cordicelle tirate fra gli alberi o alle siepi di biancospino. Allora queste siepi delimitavano le strade e le raviole erano a disposizione dei passanti. Ancora oggi le donne della parrocchia di San Pietro in Fiesso ogni anno preparano quantità di raviole su ordinazione, che vengono distribuite dopo la messa della domenica.
Quelle che preparava la signora Albertina godevano di molti estimatori, ed ecco quindi la sua ricetta.
Ingredienti
Farina 00 g 1000 – Zucchero g 400 – Burro g 230 – Uova 5 – Una bustina di lievito per dolci – Latte q.b. – Mostarda bolognese – Scorza di limone grattugiata – Un bicchierino di liquore.
Preparazione
Preparare un impasto con la farina, le uova, lo zucchero, il burro, il lievito e la scorza di limone grattugiata. Lavorarlo accuratamente per ottenere una pasta omogenea. Lasciarlo riposare per un po’ di tempo per favorire la lievitazione, quindi tirare col mattarello una sfoglia dello spessore inferiore a mezzo cm usando l’apposito stampino (vedi disegno).
Ricavare dei dischi frastagliati del diametro di circa 8 cm, disporre al centro di ognuno un cucchiaio di mostarda bolognese. Chiuderli ripiegandoli a metà su se stessi. Rilavorare gli scarti di pasta che rimangono, come precedentemente indicato, fino a completo esaurimento della stessa. Spennellare la superficie superiore delle raviole col latte e spolverizzarle con zucchero; disporle su di un piano di cottura ricoperto di carta da forno e cuocerle a 160 °C per circa 30 minuti.
Tempo di preparazione circa 2 ore.
Note
La mostarda bolognese è una marmellata a base di mele e pere cotogne che veniva un tempo preparata in casa per utilizzare questi frutti altrimenti poco gradevoli; oggi viene prodotta da alcune ditte a distribuzione locale e a volte si trova anche nei supermercati. In mancanza di questa si possono comunque utilizzare marmellate diverse possibilmente non i tipi a base di pectina in quanto troppo “acquosi”.
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