Il termine “Nichel” deriva dal termine “rame del diavolo” coniato dal tedesco Kupfernickel.
L’allergia al Nichel è molto diffusa, ne soffre circa il 30% della popolazione europea e, spesso, si pensa che possa provocare solo reazioni a contatto nella pelle.
In realtà diversi studi confermano che esiste una stretta correlazione con altri sintomi generali come colon irritabile, emicrania, reumatismi.
La sindrome del colon irritabile (IBS) è un disturbo gastrointestinale associato ad un’alterata funzionalità intestinale e spesso accompagnato da dolore e gonfiore.
Stando ad una ricerca pubblicata sul Journal of Neurogastroeterology and Mobility nel 2017, anche la sindrome del colon irritabile può dipendere da un eccesso di alimenti contenenti nichel e ciò dipende da un fenomeno correlato alle IgG e alle citochine infiammatorie e pertanto si è arrivati alla definizione di SNAS (Sindrome da Allergia sistemica al Nichel).
Una dieta equilibrata che prevede una graduale riduzione di alimenti contenenti nichel può portare ad un miglioramento dei disturbi gastrointestinali e ad una riduzione dei sintomi.
Il problema della quantità di nichel presente negli alimenti però è dovuta ad un insieme di fattori quali metodi di coltivazione, presenza di metalli pesanti, ecc…
Per questo motivo è importante non fare pericolose esclusioni “fai da te” ma è importante farsi seguire da un esperto che aiuti a capire come e se sostituire determinati alimenti per ritrovare una forma di equilibro e benessere “sistemico”.