L’etimologia della parola padre è strettamente connessa a quella di pane, dalla radice sanscrita pa-, legata al concetto di protezione e nutrizione, da cui pati, “antenato” del latino pater. La parola padre in questo senso si riferisce quindi colui che si assume il compito di provvedere alla sopravvivenza della famiglia e al suo sostentamento.
Questo significato era sicuramente rappresentativo di una società in cui la donna rimaneva a casa a badare ai bambini e l’uomo lavorava per mantenere la famiglia mentre ad oggi la situazione è cambiata producendo cambiamenti sia nel ruolo materno che in quello paterno. Il ruolo paterno ha subito negli anni forti modificazioni portando con sè il sapore del tempo in cui ha vissuto.
Gli studi moderni hanno fortunatamente rivalutato il ruolo del padre sin dalla nascita del bambino, giacché il padre influenza il clima familiare e incide sul benessere psicologico della madre. La figura paterna è stata finalmente riconosciuta come centrale nella vita e nello sviluppo del bambino con un ruolo attivo in tutte le fasi di crescita del bambino fino all’età adulta. Nella società attuale è stato abbandonato il modello autoritario del padre che a volte ha lasciato il posto al “mammo” o ad una figura autorevole e di pari importanza nello sviluppo del bambino rispetto a quella femminile.
In passato i padri si preoccupavano poco di accudire il loro bambino, a causa di stereotipi culturali e sociali, che oggi però sono cambiati. I padri vogliono essere più presenti e partecipi di ogni tappa di sviluppo e sono in grado di esserci con il cuore. Il loro compito è quello di inserirsi nella diade madre-bambino e farsi spazio, educando contemporaneamente al limite, riuscendo a dire di no e parallelamente creando un rapporto di fiducia che permetta al bambino un adattamento sicuro. Il padre del passato, sempre assente per lavoro, autoritario, distaccato e non interessato agli aspetti di cura del bambino, si è trasformato in uomo presente, sostegno alla compagna nel percorso di crescita dei figli, essere sensibile e capace di sorprendenti gesti affettivi e di cura. Responsabile insieme alla compagna dell’educazione primaria dei figli il padre è capace di condividere momenti di complicità con i figli ed entrare in sintonia con loro, magari utilizzando il gioco, conoscendoli e diventando per loro confidente e porto sicuro ove tornare nei momenti di difficoltà.
Gli uomini, al pari delle donne, hanno un’elevata sensibilità, differente nei tempi e nei modi, ma pur sempre presente e le sensibilità differenti fra uomo e donna insegnano al bambino a osservare il mondo da più punti di vista. E’ necessario che il padre quindi, al pari della madre, svolga un ruolo fondamentale e complementare nella crescita e nell’accudimento del bambino, prendendosi cura di lui e amandolo. Il bagaglio di modalità diverse di reagire agli eventi apprese dal bambino ed una modalità accogliere dei genitori verso richieste e paure dei figli sarà determinante per un equilibrato sviluppo del bambino più consapevole e sicuro ed una migliore autostima.
Nella biblioteca della nostra scuola, proprio perché riteniamo la figura paterna molto importante nello sviluppo del bambino, abbiamo inserito molti libri anche sul ruolo che la paternità ha nei confronti dei bambini e diverse storie e racconti che hanno il papà come protagonista.