Da oggi, ogni venerdì, vi racconteremo la storia della Pallacanestro Budrio con una nuova rubrica, tenuta da Fausto Zanolini, grande appassionato di basket e memoria della squadra budriese.
Nella Pallacanestro Budrio, oltre che giocatore, Fausto è stato allenatore e dirigente e ha raccolto le foto delle generazioni di giovani appassionati che ne hanno fatto la storia…
Sorta nel lontano 1934 la pallacanestro Budrio è una delle più antiche e gloriose società cestistiche della provincia: è nata in clima pionieristico, sostenuto solo dall’entusiasmo e dalla volontà di giocatori e dirigenti che pagavano spesso di tasca propria le maglie, le trasferte e le multe. Teatri di gara erano il prato del campo sportivo, quindi il ruvido va pavé della piazza Filopanti, più tardi il campo bitumato dello stadio e infine quello in cemento di via Roma.
Chi non ricorda gli vari scontri con la Virtus Bologna e la parrocchia di Santa Lucia, le botte di Zagari, Parenti, Rizzi,, Brazzi, le arroventate contese con i tradizionali avversari del San Mamolo, del Morini, del Sant’Agostino, del dopolavoro ferroviario e dell’Imola? Chi non ha ancora viva nella mente le splendide affermazioni dell’ASSI Budrio ottenute grazie alle “meline” esasperanti di Guidi e compagni, ai piazzati di “Macagna“, ai prepotenti taglia fuori di Codicè, alle evoluzioni eccezionali per quei tempi, di “Grana” Melloni, nonché all’esperienza e alla sagacia di “Capitan” Bovoli.