La Giornata Internazionale della Donna, a Budrio, diventa un’importante opportunità per sollevare la questione della violenza di genere.
Sotto lo slogan “La mancanza di un NO non significa un SI’“, venerdì 8 marzo a partire dalle ore 11:00, in Piazza Matteotti, si terrà un momento di riflessione che coinvolge studenti e studentesse delle scuole del territorio.
Durante la mattinata, verranno proposte letture pertinenti all’argomento, seguite da momenti di canto e dalla partecipazione a un girotondo simbolico intorno all’albero, divenuto emblema nella Piazza Matteotti nella lotta contro la violenza sulle donne.
L’evento è organizzato dal Comune di Budrio in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e le organizzazioni sindacali del territorio. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare
I numeri della violenza di genere
È cruciale comprendere la portata del problema. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre il 35% delle donne nel mondo ha subito violenza fisica e/o sessuale da parte di un partner o da parte di estranei nel corso della propria vita. Questi numeri sconcertanti gettano luce su una realtà oscura che continua a mietere vittime in ogni angolo del pianeta.
Ma il fenomeno non riguarda solo le donne adulte. I dati raccolti da UNICEF indicano che circa 120 milioni di ragazze nel mondo hanno subito una qualche forma di rapporto sessuale forzato o di violenza durante la loro vita, con circa una su dieci che ha sperimentato stupri o tentati stupri prima dei 15 anni.
E i dati non finiscono qui. Secondo l’UNESCO, ogni giorno, in tutto il mondo, circa 130 milioni di ragazze in età scolare sperimentano violenza basata sul genere nelle scuole. Questa realtà sconcertante illustra l’urgenza di adottare misure concrete per proteggere le giovani generazioni e garantire loro un ambiente sicuro e privo di violenza.
Poi c’è l’orrore del femminicidio, una forma estrema di violenza di genere che nel mondo ruba la vita di migliaia di donne ogni anno. Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Violenza contro le Donne in Italia, nel solo 2023 sono state uccise 120 donne e dall’inizio del 2024 le vittime sono già 9. La stragrande maggioranza degli omicidi avvengono all’interno del contesto familiare o sono legati alle relazioni affettive. I numeri, seppur freddi, ci ricordano l’importanza di rinnovare l’impegno nel combattere ogni forma di violenza e discriminazione di genere, affinché ogni donna e ragazza possa vivere libera e sicura.