Ultimissimi giorni per acquistare al costo di 1 euro l’una le cartelle della tombola che si terrà mercoledì 3 luglio in Piazza Filopanti.
Il montepremi è molto ghiotto: duemila euro in buoni acquisto da spendere presso le attività commerciali del territorio:
- Terno € 150,00
- Cinquina € 350,00
- Tombola € 1500,00
Prima della tombola, a partire dalle ore 20:00, cena a cura del Centro Carni con fiorentina alla griglia da 700g accompagnata da bruschetta e pomodorini al prezzo 20euro escluse le bevande! Non occorre prenotarsi perché la cena sarà a self service.
E dopo la tombola, spettacolo di burattini a cura di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini
La tombola non è un gioco della nostra tradizione, ma è figlia del gioco del lotto napoletano, che nel ‘700 nel Regno delle due Sicilie, e soprattutto a Napoli, era molto diffuso. Le sue origini risalgono infatti a uno “storico” litigio tra il re di Napoli, Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco. Il re voleva naturalmente renderlo legale per incassare i soldi che il popolo scommetteva, mentre il frate si opponeva dicendo che la legalizzazione del gioco avrebbe allontanato ancora di più i fedeli dalla preghiera. Alla fine della disputa il re ebbe la meglio, accontentando il frate con la sospensione del gioco durante le festività natalizie.
Secondo voi i napoletani rinunciarono a scommettere? Assolutamente no: continuarono a giocare in famiglia, arrangiandosi con dei cestini di vimini – i “panarielli” – per contenere i novanta numeri e inventarono le cartelle con i numeri disegnati.
La loro proverbiale creatività andò oltre, perché ad ognuno dei novanta numeri della tombola attribuirono un simbolo, spesso diverso da città a città, e a Napoli addirittura da quartiere a quartiere. Nacque così la famosa “Smorfia” napoletana e il gioco pubblico del lotto divenne la tombola.