Questa sera, alle ore 20:30, nel Cortile di Sant’Agata, con accesso sia da via Marconi, sia da Via Garibaldi, appuntamento con la scrittrice Simona Vinci accompagnata dalle immagini della grande fotografa Valentina Tamborra.
«Viaggiare è fuggire il proprio demone familiare, distanziare la propria ombra, seminare il proprio doppio»
Così Paul Morand descrive il senso di ogni autentico viaggiare. Una massima che, in un giorno d’aprile, ha spinto Simona Vinci a raggiungere l’immenso corpo di ghiaccio sulla testa della Terra, quel gigantesco, infinito cuscino bianco di tremila metri di profondità chiamato Artico.
Di questo viaggio – che ha dato vita al libro di Simona Vinci “Nel bianco”, questa sera ci parlerà l’autrice.
Ci parlerà delle motivazioni che l’hanno del bisogno di chiudersi nella più blindata fortezza di solitudine al mondo, della bellezza assoluta del paesaggio, dei fiordi ghiacciati, delle rocce a picco sul mare dov’è possibile contemplare gli iceberg e le isole di ghiaccio. Un luogo dove la Natura è potente e imprevedibile, dove l’isolamento è una condanna e una sfida quotidiana, dove si è in balia delle intemperie, della neve, del vento, degli animali feroci, del freddo e delle proprie paure. Un luogo apparentemente ideale per distanziarsi da sé stessi e accettare l’imprevisto qualunque esso sia, persino «quello di non sapere più di preciso chi si era prima di partire».
Sarà con lei la fotografa Valentina Tamborra per presentare il libro fotografico SKREI Il viaggio. Una storia tra Italia e Norvegia.
Un percorso di scrittura e fotografia per narrare le terre dell’Artico, le sue popolazioni nomadi e stanziali, la lotta per mantenere la loro identità. Insieme, scrittrice e fotografa, racconteranno le loro esperienze e il fascino per le terre dell’Artico, per le popolazioni nomadi e stanziali, per un mondo in cui le etnie che lo abitano, dalla Groenlandia alla Siberia, pressate dall’avanzata della modernità, hanno abdicato ai loro modi di vita millenari.