Concorso Nazionale “Un ospedale con più Sollievo”, premiata la Classe 3° E

Concorso Nazionale “Un ospedale con più Sollievo”, premiata la Classe 3° E

Concorso Nazionale “Un ospedale con più Sollievo”, premiata la Classe 3° E
Il 29 maggio, la XIII edizione della Giornata Nazionale del Sollievo al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS come in tanti altri ospedali italiani è stata la domenica del Sollievo.

E come tutti gli anni molte scuole italiane hanno partecipato a “Un ospedale con più sollievo”, il concorso nazionale bandito dal ministero dell’Istruzione.
Il concorso si propone quale strumento per favorire un percorso formativo degli studenti alla scoperta del mondo della sofferenza e quindi del sollievo, insieme ai propri insegnanti e alle proprie famiglie.

Budrio tra le scuole vincitrici

Tra le scuole partecipanti vi è  l’Istituto Comprensivo di Budrio, Scuola Secondaria di Primo Grado “Quirico Filopanti” che, con la Classe 3° E , VINCE IL PREMIO “GESUALDO NOSENGO” PER IL MIGLIOR ELABORATO REALIZZATO DALLA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

Il premio è stato aggiudicato all’elaborato della classe per per saputo esprimere il concetto di sollievo con una visione iconografica plastica ed eccellente che ruota attorno alla simbologia delle mani. Esse non solo riconducono a significati di accoglienza e di empatia, ma soprattutto sono segno concreto di vicinanza al malato: essere accarezzati, abbracciati, fisicamente sollevati, curati e accuditi fa sì che il dolore sia più sopportabile e la solitudine meno pungente. Rende più potente il messaggio iconografico la commovente poesia che lo accompagna:

“Ti aiuterò con la forza di un abbraccio, riparerò la tua anima con la cura della speranza. Solleverò con le mie mani i macigni che ti opprimono. Il tuo dolore sarà un po’ anche il mio E il mio conforto sarà il tuo sollievo.”

L’opera è stata realizzata dalla classe sotto la guida delle prof.sse Paola Cavallotti e Lucia Bottazzi, mentre la poesia con la prof.ssa Maria Valentini.

Un ringraziamento particolare al budriese Dario Galli, che ha collaborato nel realizzare il supporto ligneo dell’opera.

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