È bastato un dettaglio per comprendere che in zona Olmo il bar fosse atteso da tempo: per rivolgere qualche domanda a Simona, giovane infermiera romagnola, residente a Mezzolara, che nella nuova gestione del bar Olmo è di supporto al compagno Mirco Usai, ho dovuto attendere almeno un quarto d’ora. Erano le prime ore del pomeriggio, la gente entrava e usciva senza soluzione di continuità e nel frattempo, guardandomi intorno, mi sono resa conto che l’invitante vetrinetta con le paste della prima colazione era quasi vuota.
Ne deduco che, trattandosi di un’inaugurazione fresca fresca, i gestori siano partiti un po’ in sordina e vengo immediatamente smentita da Simona, che dichiara: “la prima colazione è partita alla grande e i consumi, a pochi giorni dall’inaugurazione, si attestano già intorno al centinaio di paste tra le brioches – a ruba quella al burro e lampone – e i bomboloni freschi di pasticceria artigianale.
Ma – aggiunge Simona – fin dal primo giorno abbiamo avuto anche una trentina di coperti nella pausa pranzo”.
Mirco gestisce già un locale a Ravenna e da lì, passando di frequente per via Olmo, nel venire a trovare la fidanzata a Mezzolara, aveva da tempo adocchiato il locale, da anni inattivo, intravedendo possibilità di sviluppo vista la strada di grande passaggio, l’ampio parcheggio adiacente e la mancanza di concorrenza.
In cucina per la piccola ristorazione si sono attrezzati con una cuoca budriese, Giovanna, che propone un menu del giorno sempre vario di tre primi e tre secondi, con una costante: la pasta fresca tirata al matterello. Prezzo fisso primo secondo e caffè escluso vino e bevande a 13 euro.
La piadina, quella del chiosco romagnolo, entra da protagonista nel ricco buffet che affianca gli aperitivi con appetiser, assaggi di pasta, spiedini di frutta e verdura e fa da companatico ai secondi.
Presto anche serate a tema e musica dj set.
Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino…
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