La pianta:
Si tratta di una perenne tuberosa dal nome Arum italicum ‘Marmorata’, cresce preferibilmente in zone semiombreggiate e su terreni freschi o umidi. Le foglie sono da sagittate ad astate, di colore verde scuro, venate di bianco. La loro durata è dall’inverno fino a tarda primavera, in seguito dalle spate bianco verdastre cresceranno spighe di bacche arancioni che persistono fino allo sviluppo delle nuove foglie. Tutte le parti possono creare gravi malesseri se ingerite e il contatto con la linfa può irritare la pelle.
Dove si trova:
Si trova sui bordi del canale Fossano prima delle regolari manutenzioni, incolti ombreggiati e sotto le siepi di campagna.
Curiosità:
Nel 1700 le radici pestate venivano utilizzate come amido per i colletti. Nell’antichità a questa pianta venivano assegnati poteri magici al punto che venivano seccate le foglie e raccolte in sacchetti da tenersi là dove si ritenesse fosse presente il malocchio. Infine l’alta concentrazione di zinco contenuta la colloca tra le piante maggiormente utili ai fini antinquinanti.