Annalisa Sabattini: creatività, rigore e gentilezza

di Lucia Bonora e Lorenza Servetti

Annalisa Sabattini

Con Annalisa  è difficile dire “è stato”, perché ancora è troppo viva la sua presenza nelle cose fatte e nei lavori, per le persone a lei legate da collaborazione, condivisioni di idee ed intenti, amicizia. Con Annalisa è un percorso lungo di visioni comuni e  progetti diventati realtà con tenacia e passione, rivolti ad un pubblico adulto e alle giovani generazioni.

Alla fine degli anni ’90, per coinvolgere giovani competenze allo scopo di divulgare al pubblico il patrimonio artistico e storico budriese, l’Amministrazione comunale indice un bando di formazione sui Musei di Budrio: Pinacoteca civica, Museo dei Burattini, Museo dell’Ocarina, Museo Archeologico e Biblioteca comunale. Annalisa partecipa  e così, dopo la laurea in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali e il diploma in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Bologna, ottiene la specializzazione come guida museale e operatore culturale presso i Musei civici e la Biblioteca comunale di Budrio.

 

La formazione e il lavoro sul territorio

Annalisa e Lucia Bonora

Nasce presto con Lucia Bonora la collaborazione per creare itinerari di visite guidate per Budrio ed esposizioni di materiali documentari dei fondi antichi della Biblioteca e dell’Archivio storico. Questi lavori sono rivolti al pubblico adulto e non solo: un’attenzione particolare è rivolta alle scuole, di ogni ordine e grado, per incuriosire le giovani generazioni alla storia e all’arte del proprio paese e territorio. Sono gli anni di Alla scoperta del nostro territorio, format promosso dall’Amministrazione comunale come progetto pilota sul territorio, realizzato in un ciclo di incontri nelle classi e “in giro” per Budrio.

Il metodo storico

Alla scoperta del nostro territorio  dà vita ad un ulteriore progetto sul metodo dello storico, rivolto alle scuole e ispirato ai principi di archivistica  e di ricerca storica ed in particolare al lavoro di Fedora Servetti Donati. Allo stesso periodo risalgono laboratori interattivi sul patrimonio di Pinacoteca e Biblioteca e percorsi di visita in cui il materiale documentario esposto è accompagnato da letture a tema di documenti originali e di autori vari: è il caso di alcune mostre in Biblioteca sui Bandi Settecenteschi e sul libro antico in riferimento ai Fondi Benedetti e Vignoli.

Importantissimo il lavoro di riordino dell’Archivio Fotografico del Comune di Budrio conservato presso la Biblioteca. Si tratta di un lavoro complesso e delicato, con un incarico speciale da parte dell’Amministrazione e svoltosi in più fasi  fra il 2008 e il 2013, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD e con l’Istituto storico Parri Bologna Metropolitana. Grazie a questo lavoro l’Archivio fotografico del Comune acquista una struttura ordinata per soggetto, conforme ai criteri di conservazione e tutela. Inoltre tutta la documentazione è catalogata online e su cartaceo, con la possibilità di fruizione da parte del pubblico interessato. Fa seguito la mostra Budrio anni Cinquanta in Biblioteca con patrocinio della Sovrintendenza per i Beni Librari e Documentari e  dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione di Lorenza Servetti.

 

Studio e inventiva

La versatilità e il talento di Annalisa sono non soltanto nella ricerca e nella didattica, ma si rivelano  anche in vere e proprie sceneggiature, “scritte insieme a quattro mani”,  per serate-spettacolo di lettura e intrattenimento a tema letterario: sono gli anni 2005-2008 durante i quali nasce una collaborazione con la palestra e scuola di danza Studio del Movimento di Budrio e con il Movida Café, dove letteratura e teatro si uniscono alla buona cucina!

Studio e inventiva, metodo ed entusiasmo ispirano sempre le sue ricerche. Così è anche per quelle effettuate negli Archivi budriesi non solo comunali, in particolare, nel 2011, l’indagine nell’Archivio della Congregazione di Carità-Opere Pie che darà origine a un suo importante saggio: 1902-1906: la costruzione del Sanatorio nei documenti d’archivio della Congregazione di Carità di Budrio, pubblicato in: Ettore Zanardi (1866-1910). Medico, pubblico amministratore, giornalista e dirigente socialista a Budrio, a cura del Circolo Pertini Budrio, in collaborazione con Lorenza e Lucia. Lavorare con Annalisa significa partire da una comune passione per lo studio e in particolare per le “antiche carte”, passione alimentata da una curiosità sempre viva, che mentre si approfondisce un tema, trova gli spunti già per affrontarne un altro. Sono spesso lavori volontari, che si affiancano al lavoro “vero” (in quegli anni per lei nella Pinacoteca Nazionale di Bologna), e, nonostante la fatica, diventano per noi anche fonte di divertimento, di scambio di competenze e di idee. Da ciò nasce il progetto di valorizzazione dell’Archivio storico del Comune di Budrio, totalmente volontario, proposto all’Assessorato alla Cultura nel 2013 e ben accolto. Progetto di ampio respiro che prevede ricerche sui documenti dell’archivio, dedicate ogni anno ad un argomento sulla vita della comunità, mettendo in relazione passato e presente. Le ricerche saranno poi presentate in pubblici convegni. Tante le giornate passate nell’Archivio storico allora situato a Maddalena, lavorando con rigore e ottenendo bei risultati: nel 2013 la ricerca sulla scuola elementare dopo l’Unità, presentata prima in una giornata di studio a San Marino di Bentivoglio in collaborazione con l’Università di Bologna, poi alle Torri dell’Acqua di Budrio, nel convegno La “casa” della scuola. Storia della scuola pubblica a Budrio dopo l’Unità d’Italia. La ricerca è pubblicata dall’Università di Bologna nel libro Tutti a scuola? L’istruzione elementare nella pianura bolognese tra Otto e Novecento, a cura di Mirella D’Ascenzo. Annalisa vi affronta in particolare il tema dell’edilizia scolastica a Budrio, riportando documenti mai individuati e studiati prima.

 

Da ricercatrice a funzionario all’Archivio di Stato di Modena

Le Torri dell’Acqua. Storia dell’acquedotto budriese dai progetti alla realizzazione

Nel 2014 è la volta dello studio dell’acquedotto budriese, illustrato pubblicamente nel convegno Storie d’acqua. Studio ripreso, in sintesi, nella pubblicazione a cura del Comune di Budrio: Le Torri dell’Acqua. Storia dell’acquedotto budriese dai progetti alla realizzazione. Dal 2015 iniziano le ricerche sulla Grande Guerra, confluite in una prima giornata di studio, in cui Annalisa presenta il suo importante lavoro 1923-1925: la costruzione della memoria. Il monumento ai caduti budriesi e il Parco della Rimembranza, poi pubblicato nel 2018 nel volume: Budrio nella Grande Guerra. Storia e memoria, a cura del Rotary Club Valle dell’Idice.

In questi anni intanto Annalisa prosegue anche il suo percorso professionale, partecipando al concorso per funzionaria degli Archivi di Stato, che vincerà nel 2017 aggiudicandosi la sede di Modena, con la qualifica di Funzionario archivista presso l’Archivio di Stato. Raggiunge così il suo sogno: nel 2018  prende servizio all’archivio modenese e da quel momento si dedica completamente al suo nuovo lavoro, impegnandosi con passione ed entusiasmo in diversi progetti di ricerca e valorizzazione del patrimonio, diventando in breve un elemento di spicco, ottenendo l’incarico di responsabile dei servizi educativi della didattica e della comunicazione ed infine quello di vicedirettrice.

 

I lavori didattici con le scuole, le mostre, le ricerche nell’Archivio di Stato di Modena

All’archivio di Stato di Modena, nel 2021, con la direttrice Lorenza Iannacci

Il lavoro insieme a colleghi molto apprezzati e che molto l’apprezzano, in particolare la direttrice dottoressa Lorenza Iannacci, è per lei fonte di grande soddisfazione. Ai progetti di ricerca si affiancano i lavori didattici con le scuole, mostre, presentazioni di opere dell’Archivio in vari luoghi (come, anche a Budrio, dell’imponente opera Lucrezia Borgia- Lettere (1494-1519), a cura di Diane Ghirardo, 2020) e pubblicazioni di saggi (molto importante quello, con Lorenza Iannacci, del 2022, su La nascita e lo sviluppo della Sezione Microfotografica dell’Archivio di Stato di Modena (1953-1979): il contributo di Filippo Valenti). Dalla sua creatività gentile e sorridente nasce la proposta di far “creare” al Maestro giardiniere Carlo Pagani una speciale Rosa per Lucrezia con cui ornare, al termine delle celebrazioni della duchessa estense, il restaurato giardino dell’Archivio (2021). Ricordiamo inoltre l’innovativo percorso Archivi e salute, di cui Annalisa  è una delle ideatrici e che proprio in questo mese di settembre 2024 è approdato alla mostra  Psiche e salute. Cura di anima, corpo e mente nelle carte d’archivio, presentata al Festival della Filosofia di Modena, manifestazione cui l’Archivio aderisce dal 2018, proprio su proposta di Annalisa.

Annalisa lascia un profondo segno come figura di grande spessore culturale e umano nelle Istituzioni di Budrio, di Bologna e di Modena e nelle persone che con lei hanno condiviso lavoro, passioni, amicizia.

Ti ringraziamo di esserci stata
e per il tempo a venire
– che qui non finisce –
di esserci ancora.

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