Se n’è andato all’improvviso per una malattia fulminante che non gli ha lasciato scampo Alessandro Molinari Pradelli, l’istrionico scrittore e giornalista, figlio del noto direttore d’orchestra Francesco Molinari Pradelli.
Classe 1945, nonostante le sue origini castenasesi, da diversi anni era divenuto un nostro concittadino. Da circa cinquant’anni si occupava di enologia e gastronomia con molteplici interessi rivolti alla cucina regionale italiana, alla civiltà contadina, alle tradizioni, all’artigianato, all’arte antica, al mondo delle illustrazioni, della satira e del fumetto.
La sua più grande passione era il collezionismo d’arte, che aveva ereditato dal padre, proprietario di una villa nei dintorni di Castenaso in cui è tutt’oggi conservata la sua preziosa collezione d’arte, e che lo aveva avvicinato agli artisti locali, in particolare al nostro Augusto Majani detto Nasica. A lui dedicò le due mostre a Budrio: Augusto Majani pittore, illustratore e uomo di spirito del 2002 e Ritorno a Budrio – L’arte di Augusto Majani (1867-1959) del 2007 e, la più recente, del 2019, nel 60° anniversario della morte, dal titolo Budrio ricorda Augusto Majani (Nasica).
Per lo stesso Majani, aveva effettuato una ricerca a livello nazionale durata oltre tre anni e l’analisi di 1670 riproduzioni fotografiche e 104 collezioni.
La scorsa estate è stato il regista instancabile del restauro delle quattordici stazioni della Via Crucis nella Chiesa di Santa Maria Maddalena in Cazzano.
La stessa chiesa in qui si terranno mercoledì 21 alle 15:30, celebrate dal Parroco Don Alberto Mazzanti.
L’apertura della camera ardente sarà presso la Camera Mortuaria di Budrio dalle ore 14:00 alle 15:00.