Addio a Cesare Rubbini

Onesto, corretto, grande professionista sul lavoro e soprattutto gentile ed educato. Così ricordano Cesare Rubbini – scomparso domenica 30 maggio – le persone che hanno avuto a che fare con lui quando, come imprenditore, con alcuni operai alle dipendenze, faceva l’installatore di impianti elettrici civili e industriali.

Un mestiere che aveva ereditato dal padre e che Cesare aveva fatto crescere con tanta passione e capacità professionali. Insieme alla moglie Graziella  poi, aveva aperto anche un negozio in via Bissolati, che lei gestiva in prima persona con successo vendendo materiali elettrici, ma anche elettrodomestici, lampadari e alcuni oggetti d’arredo.

«Graziella – ricorda commossa Bruna Monari, amica di famiglia da sempre – aveva buon gusto e  per i nostri gli acquisti ci affidavamo ai suoi consigli.

Cesare e la moglie, fin da ragazzi, avevano una bellissima compagnia di amici: oltre a Bruna e Poldino, amico di Cesare dai tempi dell’asilo, Federica e Vinicio, la Cesarina e Claudio Bottazzi, il dott. Cocchi e la moglie Luisa, Enrico Gasperini e Paolo De Luca con le mogli, entrambe di nome Anna, Orietta Felicori, Luisa e Adolfero Massarenti, Isa e Cesare Veroli, Marisa e Cesarino Poggi e, più avanti negli anni, Milena e Arturo Bovoli.

Cesare e Graziella erano una coppia felice e, anche dopo gli anni spensierati dei veglioni e delle feste danzanti, erano rimasti uniti agli amici coi quali continuavano a vedersi e a organizzare insieme pranzi, cene e gite.

Poi in una sera d’inverno del 1990,  a ritorno da una gita fuori Bologna per trovare un amico comune, un fatale incidente stravolgerà la loro vita. Lungo il ponte della Quaderna da Medicina verso Budrio, con gli amici in auto in fila indiana che assistono alla scena, Cesare esce di strada a causa del ghiaccio e Graziella resta paralizzata. È uno shock per Cesare, per la figlia Chiara e per tutto il paese, ma gli amici da quel momento iniziano a fare quadrato intorno a loro.

«Io e Federicaracconta Bruna  andavamo a farle compagnia ogni sabato sera e ogni domenica, in una quindicina di amici, eravamo a casa loro. Si cenava insieme e ognuno portava qualcosa di pronto, si giocava con le carte a “bestia” – che a Graziella piaceva molto – e poi aiutavamo Cesare a sistemare la casa. Così fino al 2009, quando Graziella se n’è andata.

Oggi,  dopo una lunga malattia, Cesare ha raggiunto la moglie, come scrive Chiara in un ricordo del papà:

«mamma hai ascoltato le mie preghiere e sei venuta a prenderlo. Ora potete ricominciare ad essere felici come una volta. Lo so».

I funerali si svolgeranno oggi alle 16:30 nella Chiesa di San Lorenzo, partendo dalla Camera Mortuaria dove la camera ardente è allestita dalle 15:00 alle 16:00.
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