L’arte di Lidia Bagnoli, artista budriese, scorre come un fiume in armonia con l’essenza dell’acqua, protagonista della sua ultima mostra, AQUAE UTILES.
Questo progetto trova ispirazione nei Canali di Bologna, la rete vitale che unisce i Consorzi dei Canali di Reno e Savena, custodi della sicurezza idrogeologica e della qualità ambientale del territorio.
Da quattro anni, i Canali di Bologna portano il loro contributo a Art City Bologna, intrecciando l’acqua con l’arte, la natura, l’industria e il territorio. Questo dialogo, ricco di significati, celebra l’elemento vitale per eccellenza.
Alcune opere della mostra AQUAE UTILES anche alle Torri dell’Acqua
La mostra AQUAE UTILES farà tappa anche a Budrio, alle Torri dell’Acqua, dove saranno esposte tre grandi opere. Si terranno quindi due inaugurazioni:
• la prima a Bologna, il 31 gennaio alle ore 18:00, presso l’Opificio delle Acque, con il corpo principale delle opere e il catalogo curato dalla galleria Spazio LavìCity di Bologna;
• la seconda a Budrio, il 4 febbraio alle ore 18:00, con la mostra visitabile fino al 28 febbraio (per incontri con l’Artista, 0516928286 – cultura@comune.budrio.bo.it).
Da un’idea di Milena Naldi e Monica Manfrini, con la curatela di Lorella Giudici, AQUAE UTILES sarà ospitata dal 31 gennaio al 28 febbraio 2025 all’Opificio delle Acque, centro didattico e documentale nonché cuore pulsante dei Canali di Bologna. Qui, l’acqua si racconta attraverso il linguaggio pittorico, diventando voce del paesaggio industriale che anima il percorso artistico di Bagnoli.
La mostra trae il suo titolo dal Cantico delle Creature di San Francesco, dove l’acqua viene celebrata come “utile, umile e casta”. Questo richiamo poetico riflette l’essenza delle opere di Lidia Bagnoli, in cui l’acqua si rivela protagonista assoluta: sorgente di vita e forza creatrice, capace di plasmare territori e comunità.
Il dialogo tra acqua, arte e paesaggio industriale accompagna da sempre il percorso artistico di Lidia Bagnoli, già esplorato in due mostre fondamentali: Dock (2017), dove gli scali marittimi si trasformano in “non-luoghi” universali, immersi in atmosfere notturne e post-industriali, e Scorie del tempo (2022), che ritrae facciate veneziane o genovesi come muri invalicabili, velieri antichi ridotti a relitti scheletrici, alberi secchi come crocifissi desolati e frammenti di archeologia industriale che richiamano scenari spettrali e danteschi.
Il paesaggio industriale si fonde con la dimensione personale e intima dell’artista
Anche in AQUAE UTILES, la pittura di Bagnoli si rivela intensa e meditativa: il segno è graffiato, il colore si spoglia per concentrarsi sull’essenza, evocando una riflessione malinconica sul tempo e sul legame indissolubile tra uomo e ambiente. I canali di Bologna, con le loro acque, benché interrate, scorrono come vene del territorio, diventano protagonisti di una narrazione che fonde il paesaggio industriale con una dimensione personale e intima.
L’acqua, nelle mani dell’artista, si trasforma in forza creativa e cura del territorio, ricordandoci che ciò che scorre è più di un elemento naturale: è connessione, equilibrio e bellezza. AQUAE UTILES non è solo una mostra, ma un invito a riflettere sul valore di ciò che anima e modella la nostra vita.
Un momento clou dell’iniziativa sarà la performance con il Cristal Baschet, raro organo a cristalli suonato con l’acqua dal liutaio Roberto Regazzi, accompagnato dal chitarrista Laurent François in un’improvvisazione dodecafonica. La performance si terrà durante l’inaugurazione e nella White Night l’8 febbraio (18:00-21:00). Inoltre, l’8 febbraio alle 15:00, una visita guidata esplorerà il legame tra i canali di Bologna e l’arte contemporanea, attraversando l’area della Manifattura delle Arti.
La mostra sarà visitabile dal pubblico durante i giorni di apertura dell’Opificio delle Acque, con orari speciali dal 6 al 9 febbraio nell’ambito di Art City Bologna: 06/02, 14:00- 19:00; 07/02, 10:00-19:00; 08/02, 10:00 -24:00; 09/02, 14:00- 19:00